Le Notti dell’Archeologia: Santa Mustiola: la chiesa perduta, la storia ritrovata

Giovedì 17 e venerdì 18 luglio - ore 21:15 

Ghizzano

Le Notti dell’Archeologia

SANTA MUSTIOLA: LA CHIESA PERDUTA, LA STORIA RITROVATA

Visita guidata all’area archeologica e

 intrattenimento musicale a cura dell’Accademia Musicale Alta Valdera

Prenotazione obbligatoria: tel. 0587 672158, 0587 936423


Visto il successo dello scorso anno continua il connubio tra archeologia e nuove tecnologie multimediali nell'Area Archeologica di Santa Mustiola

La storia di questo sito si arricchisce ogni anno grazie alle indagini svolte dagli archeologi, che testimoniano come quest'area fosse al centro delle dinamiche insediative della Valdera tra il I secolo d.C. e la fine del Medioevo.

Grazie all’allestimento luminoso si potranno ammirare i resti della cisterna costruita nel I secolo d.C., per volontà della città di Volterra, a servizio di un piccolo nucleo abitato che ave a il compito di controllare i traffici commerciali che si spostavano lungo la strada che ancora si snoda ai piedi della collina. I commerci dovevano essere fiorenti e intensi, come dimostrano le ceramiche trovate dagli archeologi ed esposte al Museo Archeologico di Peccioli. 

L’importanza e la ricchezza di questo distretto della Valdera attirarono le attenzioni anche delle popolazioni che giunsero in Italia con la caduta dell’Impero Romano: i Longobardi, con sede a Lucca, sfruttarono proprio questo distretto della Valdera come zona strategico-militare per conquistare Volterra e tutti i suoi territori. A Santa Mustiola, quindi, un manipolo di soldati longobardi costruì un piccolo avamposto militare, collegato al vicino Castrum Faolfi (Castelfalfi), che servì per la conquista della città avvenuta agli inizi del VII secolo. Le tracce di questo insediamento giacciono ancora sotto le strutture della chiesa che venne costruita qualche secolo più tardi, attorno all’anno Mille. L’importanza della strada che ancora oggi conduce all’area archeologica e che si collega alla via Francigena nei pressi di Gambassi Terme, rese la piccola chiesa dedicata a Santa Mustiola di notevole importanza sia dal punto di vista religioso che da quello economico-politico. Le aristocrazie terriere del tempo, soprattutto tra XIII e XV secolo, scelsero a più riprese la chiesa e il cimitero come luogo di sepoltura dei loro defunti, permettendo agli archeologi e agli antropologi di scoprire corredi funerari di altissimo valore artistico e storico. 

Questi reperti, spesso unici nel loro genere, sono esposti nel nostro Museo Archeologico il quale, grazie anche ai pregevoli materiali provenienti dal sito etrusco di Ortaglia, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di Rilevanza Nazionale.

Durante la visita guidata sarà possibile vedere i resti archeologici di quasi due millenni di storia e, grazie all'ausilio di visori 3D, immergersi nel Medioevo visitando la chiesa come i fedeli del tempo, incontrando personaggi vissuti in quell'epoca che ci parleranno direttamente dal passato.


L’intrattenimento musicale è a cura del M° Andrea Volcan al violoncello e del M° Andrea Tobia al pianoforte, docenti dell’Accademia Musicale Alta Valdera. 


Ringraziamo Belvedere Spa, main sponsor dell’intera rassegna, Toscana Energia, Giadil - Noleggio a lungo termine per il supporto a 11Lune.


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